venerdì 28 ottobre 2011

L'unico focus è sempre sui costi

Riprendiamo i dati di Cittadinanzattiva che confronta le rette tra le diverse città (ma sono le rette formali o evidenziano quanto realmente si paga dopo l'applicazione dell'ISEE, la determinazione delle fasce, le gratuità, ecc.)?.
Purtroppo resta sempre il dubbio di avere dei dati indivativi delle tendenze politiche delle Amministrazioni, ma che non rispecchiano la realtà, perché confontano delle proposte di costo e non i dati reali di quanto viene veramente pagato.
Detto ciò siamo d'accordo che è difficile conciliare il diritto del bambino all'educazione fin dalla nascita e le politiche tariffarie.
E se poi confrontassimo cosa costa il nido per ogni bambino frequentatnte con quello che costa l'Università per ogni frequentante? Iniziamo la guerra dei poveri?
ASILI COMUNALI PIÙ CARI AL NORD, 3.000 EURO SPESA ANNUA 

giovedì 27 ottobre 2011

La schizofrenia tra Europa e dimensione nazionale

Il Parlamento europeo lancia messaggi di impegno a favore dell'infaznia e dello sviluppo del welfare, prima con la Comunicazione sull'educazione nei primi anni di vita e ora con le misure a favore delle single.

Contemporaneamente a livello nazionale lo sport del taglio selvaggio sta dilagando. Forse qualcuno dovrebbe informare i nostri politici che sta succedendo qualcosa di strano. O non troviamo più un bambino che possa gridare che il re è nudo? (DIRE - Notiziario Minori)

GOVERNANCE, in Italia?

ARDEA, CARABINIERI SCOPRONO ASILO NIDO ABUSIVO 

8 BAMBINI TRA I 6 MESI E I 3 ANNI IN UN APPARTAMENTO. 

(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - Un asilo nido abusivo all'interno di un'abitazione privata di un stabile e' stato scoperto dai Carabinieri della tenenza di Ardea, alle porte della Capitale. A condurlo una coppia di coniugi italiani, un uomo di 40 anni e una donna di 27, che sono stati denunciati. Per accedere ai "servizi" dell'asilo, i genitori pagavano ai due "educatori", sprovvisti di qualsiasi titolo professionale per esercitare tale attivita', una retta mensile di 200 euro a bambino. Al momento del controllo scattato nell'appartamento, di soli 34 metri quadrati, dove di fatto la coppia viveva abitualmente, i Carabinieri hanno trovato 8 bambini di eta' compresa tra i 6 mesi ed i 3 anni. Non si esclude che all'asilo abusivo vi fossero iscritti altri bambini. L'immobile e' stato sequestrato.

(Wel/ Dire)

giovedì 6 ottobre 2011

Si può discutere la qualità?

Abituato a dire quello che penso all'ultimo CPP di Bologna mi sono sentito di esplicitare alcuni pensieri e preoccupazioni che credo siano abbastanza nelle menti dei miei colleghi ma che purtroppo non hanno sfogo in alcuna sede. Se uno guarda la situazione lavorativa dei miei colleghi in ambito regionale scopre che una bella fetta è a contratto determinato, dai “capannelli” fatti fuori dalle sedi formative si scopre che coloro che sono in queste condizioni non hanno la garanzia di essere confermati già dal prossimo anno. La crisi investe tutto il comparto: i servizi ed anche i pedagogisti. Se non si affronta il problema veramente, diciamo di petto, il rischio è che si continui a parlare dei compiti del pedagogista, del suo fondamentale ruolo in relazione alla qualità dei servizi e alla gestione degli stessi, della loro valutazione e progettualità pedagogica, e ad un certo punto il pedagogista non ci sarà più. O meglio, saranno in un numero talmente ridotto che i suoi compiti saranno stravolti.

Nell’infanzia di oggi c’è il Paese di domani. Servono più risorse e scelte di qualità

Il coordinamento nazionale delle politiche dell’infanzia e della sua scuola, nel quale sono rappresentati Sindacati e Associazioni nazionale della Scuola (AIMC, ANDIS, CIDI, FNISM, MCE, CISL, FLC CGIL,  SNALS- Confsal, UIL), prendendo spunto anche dalla recente comunicazione della Commissione Europea sui servizi per l’infanzia, ha diffuso un documento critico sulla situazione della Scuola dell’infanzia: “Occorre intervenire concretamente, dedicare risorse adeguate, mettere in campo tutte le sinergie necessarie a consolidare ed estendere su tutto il territorio nazionale la nostra scuola dell’infanzia”.

I punti critici che vengono evidenziati sono: la riduzione dell’orario di apertura sotto le 40 ore, gli anticipi, a riduzione della compresenza e della possibilità di lavorare in piccoli gruppi, la mancata sostituzione dei docenti assenti.

La conclusione è che la Scuola dell’infanzia sta diventando irriconoscibile.
Ne deriva un appello a una mobilitazione generale di tutti quanti siano interessati all’infanzia.

Qui il documento completo

mercoledì 5 ottobre 2011

Servizi di qualità, sostenibili e appropriati

Si è tenuto a Bologna il 29 settembre scorso il Convegno promosso dalla Regione Emilia Romagna, dal titolo “Di qualità, sostenibili e appropriati. I servizi per la prima infanzia, laboratorio di coesione sociale alla base del sistema di welfare”.
“Abbiamo avviato un percorso per rivedere il modello organizzativo dei servizi per la prima infanzia, in modo da venire incontro alle mutate esigenze della società, delle tipologie di famiglie e delle modalità di lavoro dei componenti delle famiglie, in primo luogo delle donne – ha ricordato l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – . Vogliamo promuovere una riflessione sulle attuali condizioni dell’offerta, ricercando le forme per continuare a garantire i servizi educativi coniugando qualità e sostenibilità, anche promuovendo forme innovative e flessibili.