giovedì 26 aprile 2012

Edward mani di forbice si esercita sull'infanzia

Tempi grami per i servizi per l’infanzia: nell’impazzimento generale delle sforbiciate ovunque capiti, si stanno verificando incursioni che compromettono pesantemente la fascia zerosei. Nel decreto sulla riforma del lavoro compare una proposta di voucher per le mamme che sostituiscono parte del permesso di maternità con affidamento dei bimbi a badanti non meglio qualificate, nel Forum nazionale del PD ricompare la proposta di tagliare un anno alla Scuola dell’infanzia ottenendo con un colpo solo: di raggiungere il diploma superiore a 18 anni, non toccare le fasce di insegnanti più protetti, centrare senza colpo ferire gli obiettivi di Lisbona, darsi l’aria di occuparsi di scuola. Tutto questo ignorando brutalmente gli effetti sui bambini e distruggendo un sistema educativo (forse l’unico) che funziona bene in Italia e che andrebbe piuttosto valorizzato e sostenuto.
Se combiniamo le due mosse, otteniamo il risultato di ridurre la Scuola dell’infanzia a un servizio per bimbi da due a cinque anni (con buona pace dei tanti slogan sulla “prima scuola”) e svuotare il Nido voucherizzando il primo anno del bambino e passando i grandi alla Scuola dell’infanzia. E così non ci sono più problemi di costi perché non c’è più il servizio.
Le parole non bastano. Dobbiamo far sentire forte e viva la voce dei bambini, rifiutare una politica affidata ai nuovi Edward mani di forbice e riprendere una riflessione complessiva e organica su cosa debba essere il progetto e il percorso educativo che il nostro Paese desidera darsi per il bene dei bambini e per il suo futuro. 

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