giovedì 27 marzo 2014

La primavera è arrivata. Cosa facciamo all'aperto?

Siamo sicuri che basti "uscire" dalle stanze del nido o dalle sezioni della scuola dell'infanzia per offrire opportunità di crescita ed esplorazione nella natura?
E' importante pensare, organizzare, verificare quali siano le occasioni che offriamo a bambine e bambini per poter vivere appieno dei momenti verdi davvero divertenti e gratificanti.


Vi proponiamo quindi, per questo primo weekend di primavera, la possibilità di acquistare quattro testi,  per approfondire diversi aspetti dell'utilizzo degli spazi esterni di un servizio. Ve li proponiamo con condizioni di vendita molto vantaggiose: uno sconto del 25% sul prezzo di copertina e spese di spedizione a solo un euro. 

Clicca sul titolo per acquistare il volume

Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia
Penny  Ritscher

Attraverso dei piccoli episodi narrati e delle fotografie il libro mette a fuoco il senso ed il fascino della vita in giardino. Presenta un ritratto di una risorsa educativa preziosa: un (potenziale) laboratorio dell'intelligenza, un luogo di scoperte, di esplorazioni, di iniziative, di progetti, di incontri (e di scontri), di collaborazioni, di costruzioni. Propone degli accorgimenti pratici per quello che riguarda la regia educativa del giardino, parla degli elementi inerti, delle piante, degli arredi, dei materiali.



Riflessioni e attività per la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici in educazione ambientale
Lanfranco  Abele; Marco Bertone; Silvia Bortot; Valter Carbone; Francesco Magno; Adriana  Panerari; Antonella Zanivan

Il libro si propone come strumento di lavoro per insegnanti ed educatori impegnati in percorsi di educazione ambientale.





Laura Malavasi

Il giardino di una scuola non è un’appendice agli spazi interni da vivere solo con il bel tempo ma è uno spazio complementare e assolutamente necessario in cui i bambini si sperimentano, esplorano e conducono ricerche personali. È un luogo che risponde a un bisogno primario e ancestrale che da sempre colloca l’uomo in relazione con la natura. Questo volume si propone di considerare alcune esperienze di vita, di gioco e di apprendimento all’aperto condotte in servizi per l’infanzia 0/6 anni, per affrontare poi, in chiave formativa, questioni che attraversano i pensieri degli insegnanti i quali molto spesso vivono resistenze e timori nell’approcciare la tematica. Rischio non sempre deve far rima con paura. Ecco allora che ordine, disordine, pulizia, sicurezza, divieto e rischio possono divenire parole chiave che sostengono e arricchiscono le numerose e diverse progettualità quotidiane.

Pensieri e percorsi di educazione ambientale nella scuola dell’infanzia e primaria
Nadia Ferrari; Guido Aliprandi; Emilio Padoa-Schioppa

Il nostro è un libro semplice, che nasce dall’elaborazione di esperienze sul campo. I temi che le diverse testimonianze cercano di attraversare sono quelli dell’ascolto nelle sue diverse e molteplici dimensioni (ascolto di se stessi, degli altri, del mondo), dello sguardo attento che diventa anche riguardo, dell’apertura delle classi come delle menti di bambini e adulti. La predisposizione a questi comportamenti porta a una buona disponibilità alla contaminazione e alla curiosità. Attraverso la semplicità di percorsi possibili, anche nella scuola di oggi, e nella consapevolezza che il semplice non è banale ma racchiude l’irriducibile complessità dell’esistente, si desidera offrire al lettore uno sguardo disincantato e attento a una serie di atteggiamenti educativi fondamentali, quali ad esempio: cercare la coerenza tra le idee e i vissuti; fare attenzione alla qualità delle relazioni e al rispetto dei tempi con una spiccata fedeltà alla lentezza; affascinarsi alla bellezza delle cose, sperimentando con leggerezza il gusto di mettersi in gioco e d’imparare.
La prima parte vuole aiutare a dare significati e senso a queste e ad altre esperienze, gettando al contempo un ponte tra le ricerche della scienza e la quotidianità dell’educazione, in ogni ambito essa avvenga.

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