lunedì 16 febbraio 2015

Pensieri senza frontiere - Gennaio 2015. ELTERNINITIATIVE: UNA DIVERSA POSSIBILITA' - seconda parte

di Angelo Campana,
Educatore professionale, Dottore in Scienze dell’educazione

Sembra che ci siano solo aspetti positivi nel lavorare in una Elterninitiative. La realtà, ovviamente, è ben diversa. Io ho parlato di una particolare situazione che è quella che vivo quotidianamente. Tra pochi mesi, il nostro kindergarten compirà dieci anni e il processo di crescita, che ha accompagnato tutti i soggetti coinvolti, ha visto il fiorire di possibilità e lo sfumare dei limiti. E la strada da fare è ancora tutta da svelare...




Per la verità, ci sono anche alcune questioni in ombra. Le Elterninitiative sono associazioni di famiglie nelle quali i genitori prendono le decisioni. Se non c’è una chiara divisione dei ruoli e dei compiti, si rischia che non ci sia incontro ma scontro e imposizione. Esistono realtà dove i genitori si sentono esclusivamente datori di lavoro. Superfluo sottolineare che tale modalità non giova a nessuno, in particolar modo è svilente per il team educativo. Non essendoci riconoscimento delle competenze pedagogiche, educatori ed educatrici rischiano di perdere l’orientamento sentendosi esecutori di compiti e non ricercatori di significati da condividere.
Inoltre, le Elterninitiative sono piccole comunità che però rischiano di chiudersi, di rimanere isole felici nelle quali entra soltanto chi ammesso. Se il gruppo genitoriale e quello educativo non vogliono il confronto con la diversità o la disabilità, non c’è alcun “obbligo” che vincoli le famiglie all’incontro con tali situazioni. Così come non esiste una rete (al di là del sito internet) che leghi le Elterninitiative tra loro. Ciò va a scapito della città tutta. Sempre considerando che le Elterninitiative sono, a tutti gli effetti, una sorta di “privato” se paragonate alle offerte presenti in Italia.
A Monaco esiste un’associazione che si chiama KKT che aiuta le famiglie che decidono di fondare una Elterninitiative (www.kkt-muenchen.de/Infohefte/Seite%20Infohefte%20mit%20Frame.htm). Fornisce gli elementi necessari per gestire le fasi iniziali della nascita di nuove realtà e per seguirle man mano crescono. Si occupa, inoltre, della gestione dell’ambito amministrativo (buste paga dei dipendenti, rapporti con il Comune).
Propone anche dei percorsi formativi, sia per educatori che per genitori, che aiutano nella stesura di un progetto pedagogico e nella gestione quotidiana, a livello organizzativo, delle strutture appena nate. Il carattere associativo lascia libertà di aderire o meno a questa iniziativa.
Se nei kindergarten e nelle krippe (scuole e nidi), nei luoghi resi vivi da bambini e bambine si produce cultura, si trova il coraggio di parlare (attraverso tutti i linguaggi che si possono scoprire) del mondo intorno, cosa ne facciamo, noi grandi, di tutte le possibili scoperte, di tutto ciò che i più piccoli ci dicono del mondo che noi grandi offriamo loro?

Siamo capaci di vederci come educatori, accompagnatori rispettosi delle unicità che incontriamo strada facendo e promotori di possibili incontri con l’alterità, oppure crediamo che il nostro ruolo sia quello della guida turistica, che mostra come stanno le cose ma prega anche di non toccare e non fare fotografie?

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