venerdì 17 aprile 2015

Riforme in corso - Marzo 2015. LA BUONA SCUOLA E I SERVIZI 0-6

di Alberto Alberani,
Referente Area Infanzia Legacoopsociali

Il 12 marzo 2015 il Consiglio dei Ministri ha consegnato alle Camere un disegno di legge in relazione alla riforma della scuola, auspicando il termine della discussione entro il mese di aprile. Qualora ciò non avvenisse si procederà con un decreto legge per rendere operativa la riforma entro settembre 2015.

Per ciò che riguarda i servizi alla prima infanzia, la proposta di legge 1260 è stata inserita all’interno del percorso con l’obiettivo di favorirne l’approvazione in tempi brevi. Dopo un lungo percorso partecipativo realizzato anche grazie all’impegno della Senatrice Francesca Puglisi e dopo numerose audizioni, la riforma del sistema 0-6 potrebbe subire una importante accelerazione.
A oggi abbiamo quindi due provvedimenti.
Il primo provvedimento riguarda il rilancio dell’autonomia scolastica che il disegno di legge prevede, dando alle scuole la dotazione di personale stabile per rinnovare la didattica e per prendersi cura del successo scolastico degli studenti. Un importante nuovo ruolo sarà assegnato ai dirigenti scolastici che si assumeranno maggiori responsabilità anche avvalendosi dell’organico funzionale per evitare le “classi pollaio”; dirigenti scolastici che verranno periodicamente valutati. Musica, arte, lingue straniere, educazione motoria e civica saranno materie potenziate, prevedendo anche “il curriculum dello studente” per cui ogni studente potrà inserire materie opzionali in relazione alle sue ambizioni e ai suoi talenti. L’alternanza scuola-lavoro sarà di 400 e non 200 ore, coinvolgendo anche i licei e definendo una carta dei diritti. Uno sguardo particolare sarà dato alla cittadinanza attiva anche per garantire un livello di equità in tutta Italia. Edilizia scolastica, valutazione degli insegnanti e piano nazionale scuola digitale sono altre tematiche che saranno oggetto di discussione del disegno di legge.
Il disegno di legge prevede, inoltre, quale secondo provvedimento di assegnare una delega al Governo per legiferare in merito alla valutazione degli insegnanti, di semplificare il Testo Unico della scuola, di riformare l’abilitazione all’insegnamento e il diritto allo studio, il sostegno, gli organi collegiali, infine di promuovere la creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.
Questo sistema sarà coerente con i contenuti e la filosofia della legge 1260. Ogni bambino avrà finalmente diritto a ricevere un’educazione e un’istruzione consona alla propria età in tutta Italia, al di là del luogo di nascita-residenza. Il vecchio concetto del nido come servizio a domanda individuale sarà superato e il sistema sarà incardinato all’interno del Ministero dell’Istruzione. Con probabilità si favorirà un percorso che avrà una continuità data non solo dalla classica visita che si svolge alla fine del percorso all’interno del nido ma ci sarà maggiore contaminazione fra i due sistemi creando una continuità educativa da 0 a 6 anni. Esistono già sperimentazioni che vanno nell’ottica di un unico servizio con poli per l’infanzia e spazi comuni dove la continuità educativa e didattica sono favorite. Sperimentazioni, queste ultime, che saranno di grande utilità.

La sfida dei prossimi mesi è quindi rivolta agli operatori del settore che saranno chiamati a confronti-dibattiti-indirizzi perché le leggi hanno successo se sono conseguenti a un processo democratico e partecipativo

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